Come fanno i nostri occhi a vedere a colori e cos’è che non funziona quando non si riescono a distinguere le varie tonalità?
Gli occhi ci consentono di vedere a grandi distanze e ci permettono anche di apprezzare il mondo nelle sue sfumature. La percezione e la distinzione dei colori è dovuta al funzionamento di alcune cellule particolarmente sensibili collocate nella retina, i coni e i bastoncelli.
I coni sono responsabili della visione diurna e colgono con precisione dettagli e colori. I bastoncelli invece veicolano un’immagine meno nitida, ma rispetto ai coni sono molto più sensibili alla luce e consentono all’occhio di vedere anche di notte, in condizioni di scarsa luminosità.
Molte persone non sanno di essere daltoniche per il semplice fatto che il mondo li appare così fin dalla nascita. Le prime ad accorgersene di questo difetto sono le maestre di scuola poiché il bambino ha una non corretta percezione dei colori.
Le persone possono presentare una visione monocromatica ovvero acromatopsia ( i soggetti vedono in bianco e nero!), o una visione bicromatica come la protanopia ( è l’insensibilità al rosso), la deuteranopia ( non vede il verde) e la tritano pia ( non si percepisce il blu e il giallo; chi ne soffre non riesce a vedere il blu, il violetto e il giallo) .
E’ importante porre una diagnosi quanto prima.
Il difetto potrebbe essere dovuto a cause congenite ed ereditarie, come nel caso del daltonismo in cui svolge un ruolo determinante un gene aberrante a livello di cromosomi e di DNA, ma potrebbe anche essere la conseguenza secondaria di altre patologie, come:

  • Ictus
  • Ischemia cerebrale
  • Retinopatia diabetica
  • Malattie della macula
  • Lesioni alle vie ottiche in generale

Non esiste un trattamento o cura definitiva per questi difetti visivi. Le lenti colorate o gli occhiali possono migliorare la discriminazione dei colore nello spettro problematico ma non possono restituire la normale per percezione dei colori.
La maggior parte delle persone sono in grado di adattarsi senza troppo problemi.