Nell’articolo che segue parleremo di dominanza oculare, cos’è in cosa influisce e se c’è un occhio dominante rispetto all’altro.
Per parlarne, dobbiamo approfondire alcuni aspetti:

La percezione

La Percezione è un processo attivo e dinamico attraverso il quale le informazioni sensorialiprovenienti dal mondo circostante vengono analizzate, interpretate ed organizzate in un sistema di conoscenza più generale.
Queste informazioni vengono acquisite da diversi canali sensoriali tra i quali il canale visivo che, nelle funzioni visuo-percettive, costituisce il mezzo di raccolta delle informazioni.

L’abilità visuo-percettiva

L’abilità visuo-percettiva è il processo cognitivo che prevede l’integrazione tra l’input sensoriale visivo e l’esperienza dell’individuo.
Essa inizia con la proiezione dell’oggetto fissato sulla retina a cui segue un’analisi delle informazioni percettive rilevanti (forma, colore, localizzazione spaziale), fino ad arrivare ai processi cognitivi di ordine superiore che conferiscono un significato all’immagine percepita.
Lo sviluppo dell’abilità visuo-percettiva costituisce uno dei primi strumenti di interazione con il mondo esterno e riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo cognitivo, neuromotorio ed affettivo del bambino.

La coordinazione oculo-manuale

La Coordinazione oculo-manuale è quell’abilità che permette un lavoro simultaneo e coordinatofra i movimenti degli occhi e quelli dell’arto superiore ed è indispensabile per la realizzazione di un grafismo ordinato e preciso.
Si sviluppa molto precocemente tanto da notare un’attenzione convergente dell’occhio e della mano verso l’oggetto, che è alla base della coordinazione oculo-manuale.
Una delle tappe di fondamentale importanza del suo sviluppo è l’abilità di modificare l’attività in seguito ad un’informazione visiva, che inizia intorno ai cinque mesi e mezzo e si accentua verso i sette mesi.

Lateralizzazione visiva

La lateralizzazione è il processo attraverso il quale si sviluppa la predominanza funzionale di un lato rispetto all’altro e riguarda il funzionamento delle mani, delle gambe, degli occhi e delle orecchie.
Non è una abilità isolata ma si sviluppa in relazione ad altri fattori psicomotori.
E’ un processo innato che dovrebbe stabilizzarsi intorno ai sei/sette anni d’età.
La dominanza laterale può non essere omogenea, si può essere destri in un segmento del corpo e sinistri in un altro.
Questo fenomeno è detto “lateralità crociata”.
La lateralizzazione visiva è un’asimmetria delle strutture e delle funzioni visive, derivata dallo sviluppo della lateralizzazione nei due emisferi cerebrali, che comporta una specializzazione differente nell’uso dei due occhi, dei campi visivi e dell’analisi visiva cerebrale.
Nell’uomo è evidente nella direzione di sguardo, nella relazione tra campo visivo e mano, tra i campi visivi e sotto forma di occhio dominante.
Generalmente l’emisfero destro dell’uomo è deputato al riconoscimento dei volti e alle emozioni intense mentre l’emisfero sinistro si dedica all’elaborazione degli scopi di utilizzo e all’ordinazione degli oggetti in base alla funzione.

Esistono, nell’uomo, più forme di lateralizzazione visiva

La prima è data da “preferenze nelle direzioni di sguardo” in base alla dominanza di un emisfero piuttosto che dall’altro in compiti verbali o spaziali in assenza di fattori esterni che influenzano lo sguardo.
Questa preferenza è determinata dai movimenti degli occhi a destra o a sinistra.
Eseguendo dei movimenti di fissazione a sinistra si attiva l’analisi delle strategie nell’emisfero destro, eseguendo dei movimenti di fissazione a destra, quella dell’emisfero sinistro.
La seconda forma è data da “preferenze nella relazione tra campo visivo e mano”.

Cosa è la dominanza oculare?

La dominanza oculare è la preferenza nel preferire le informazioni visive ricevuto dall’occhio dominante, rispetto all’occhio non dominante, che provocano l’attivazione di una larga area di corteccia cerebrale.
La dominanza di un occhio si può manifestare sotto forma di dominanza motoria e di dominanza sensoriale.
Non è detto che queste preferenze debbano coincidere sullo stesso occhio.

In cosa influisce la dominanza oculare?

La dominanza oculare influisce nella sintesi degli elementi fotonici, quali:

  • intensità.
  • Lunghezza d’onda (colore)

e nella sintesi degli elementi relativi alla percezione, alla localizzazione e al controllo dello spazio e del movimento.
La “collaborazione di entrambi gli occhi” permette di percepire gli oggetti, discriminarli, localizzarli spazialmente, apprezzarli nella loro tridimensionalità, seguirli nel movimento, decidere il livello di interesse e centrare l’attenzione visiva spaziale.
Il requisito per una stabilità di fissazione binoculare è un buon controllo motorio, vale a dire una perfetta sincronia nel movimento fra i due occhi.
Nella visione da vicino, come nella lettura di un libro, i movimenti di convergenza permettono a ciascun occhio di mantenere i movimenti di fissazione su una lettera o una sillaba.
In questi casi risulta fondamentale una cooperazione binoculare precisa in modo che sulla fovea di ciascun occhio venga localizzato lo stesso carattere.
Il sistema visivo, onde evitare una interferenza tra l’immagine proiettata sulla fovea di un occhio e quella proiettata sulla fovea dell’altro occhio, assegna ad uno dei due occhi (occhio dominante) il compito di dirigere l’altro.
Durante la lettura, la presenza di una buona dominanza oculare motoria minimizza le differenze nella posizione dei due assi visivi in convergenza, preservando di fatto la processazione dello stimolo durante la fissazione.
Anche una lieve instabilità motoria non sembrerebbe di fatto così determinante in quanto, il sistema visivo, appare tollerante alla fisiologica variazione dell’angolo di convergenza.

Quale è il nostro occhio dominante?

Il cervello elabora le immagini, che provengono da entrambi gli occhi, in una sola.
Per questo motivo non è facile percepire quale occhio domina l’altro.
Esistono dei test per capire quale dei due occhi è il dominante.

  • Test delle mani sovrapposte: mettere le mani sovrapposte, ad una determinata distanza dal volto, creando un foro attraverso il quale guardare un oggetto. Aprendo e chiudendo più volte gli occhi, quello con il quale l’oggetto verrà visto bene a fuoco è l’occhio dominante.
  • Test del puntamento: punta con il dito un oggetto in lontananza, chiudi un occhio per volta e scoprirai che quando l’occhio è chiuso e il tuo dito rimane puntato, quello sarà l’occhio dominante.
  • Test del cartonicino con il foro: prova a fissare un oggetto lontano attraverso un foro del diametro di circa 4 cm in un foglio di carta. Avvicina il foglio al viso per osservare l’oggetto, in maniera involontaria avvicinerai il foro al tuo occhio dominante.

Dott.ssa Sara Toma Ortottista a Milano

[Fonte: dossiersalute.com]