La funzione visiva rappresenta uno dei principali sistemi che determinano l’assetto posturale.
Il cervello, infatti, acquisisce più dell’80% delle informazioni che provengono dall’esterno grazie al sistema visivo e, tramite le sue numerose connessioni neuro-motorie, regola in tempo reale le funzioni statiche e dinamiche del corpo.
La visione, inoltre, gode anche di qualità propriocettive attraverso i recettori che hanno sede nei muscoli estrinseci degli occhi (raccolta delle informazioni provenienti dall’interno).
Queste informazioni vengono integrate con quelle provenienti dalla muscolatura della colonnacervicale e quelle dell’apparato dell’equilibrio nel meccanismo dell’oculo-cefalogiria.

Sistema visivo e postura

Esiste una relazione bidirezionale tra funzione visiva e postura, infatti un’alterazione della funzione visiva comporta una modifica della postura e viceversa.
Visione e postura quindi sono due meccanismi all’ interno di un unico processo percettivo.
La retina trasmette al cervello informazioni derivanti da tutto l’ambiente esterno, consentendo la stabilità posturale antero-posteriore.
La fovea, visione centrale, analizza in maniera precisa l’oggetto del nostro interesse, fornendoci la stabilità posturale laterale.

Visione e postura : le disfunzioni oculari causa dei disordini posturali

I disturbi oculari che modificano la postura sono:

  • Strabismo e diplopia: Il disallineamento degli occhi comporta l’assunzione di posizioni anomale per vedere bene. Il torcicollo oculare provoca contratture anomale di alcuni muscoli portando dolori a testa, collo e spalle, se non addirittura ad influire sul normale sviluppo posturale del corpo. Lo strabismo comporta un disallineamento degli assi oculariche influisce sulle capacità visive. Ed è proprio per porre rimedio alla diplopia causata da questo disallineamento che chi è affetto da strabismo assume posizioni anomale del capo, ruotandolo lateralmente, verticalmente o inclinandolo su una spalla. L’adozione di posizioni anomale del capo migliorano la propria capacità visiva ma compromettono la postura, causando contratture muscolari ed emicranie tensionali. In alcuni casi è possibile riscontrare anche delle asimmetrie facciali dovute ad uno sviluppo asimmetrico del volto dettato proprio dalla posizione inclinata del capo.
  • Deficit della convergenza: alterazione della propriocezione muscolare extra-oculare. La convergenza oculare è il movimento che compiono gli assi visivi, quando si passa da una visione da lontano ad una da vicino. L’insufficienza di convergenza è dovuta all’ipertonia del muscolo retto esterno ed è il principale difetto posturale.
    I difetti di convergenza sono tra le prime cause di emicrania, soprattutto serale, di instabilità d’equilibrio, di caduta dell’anziano e del bambino, di chinetosi, di diplopia serale, distorsione di caviglia, dislessia e difficoltà di concentrazione nella lettura, di maldestrezza.
  • Eteroforie, strabismi latenti, sono un difetto latente di parallelismo degli assi visivi.

Si classificano in:

  • ortoforia, quando gli occhi hanno le linee visive perfettamente parallele.
    • Esoforia: gli occhi tendono a iperconvergere, cioè a volgersi l’uno verso l’altro.
    • Exoforia: gli occhi tendono a deviare verso l’esterno.
    • Iperforia: gli occhi tendono a deviare in alto.
    • Ipoforia: gli occhi tendono a deviare in basso.
  • Ametropie: miopia, ipermetropia o astigmatismo che forniscono indicazioni esterocettive distorte
  • Alterazione dei movimenti saccadici.
  • Disturbi dell’accomodazione.
  • Disturbi indotti dagli occhiali (errori di centratura ed effetti prismatici indotti).

Quali sono i sintomi?

  • cefalea spesso accompagnata da fotofobia (fastidio alla luce) e lacrimazione.
  • Vertigini.
  • Goffaggine, cadute frequenti.
  • Rendimento sportivo non buono (mancare la pallina con la racchetta, sbagliare il canestro a basket…) con continue distorsioni o stiramenti.
  • Malessere quando si è in movimento (soprattutto nei mezzi di trasporto).
  • Cervicalgie.
  • Sensazione di bruciore e prurito agli occhi.
  • Visione sfuocata o sdoppiata.
  • Cattivo rendimento scolastico (un bambino che presenta un difetto di convergenza preferisce non sforzare gli occhi per guardare la lavagna o il libro).
  • Disgrafie.
  • Disortografie.
  • Difficoltà nell’imparare a leggere.
  • Calo del rendimento intellettuale nell’adulto soprattutto in professioni che prevedono un forte utilizzo del computer (a fine giornata lavorativa aumentano i sintomi).

Una postura scorretta può determinare dei problemi visivi?

L’adozione di posture scorrette possono produrre variazioni dell’equilibrio dei due occhi favorendo l’insorgenza di eteroforie orizzontali e/o verticali (disordini del sistema oculomotorio) o un aumento delle condizioni anisometropiche o la comparsa di astigmatismo funzionale.
Un atteggiamento posturale sbagliato può quindi indurre effetti negativi sulla visione, sul rendimento accomodativo, sulla coordinazione binoculare.
Un esempio è dato dai videoterminalisti, i quali adottano molto spesso posture incongrue che col tempo determinano problemi visivi.

Dott.ssa Sara Toma – Ortottista a Milano

[Fonte: dossiersalute.com]